Prova del percorso della GF EBRALUCE
1^ prova della Coppa Piemonte di MTB
Dati tecnici:
Distanza 50 km (il mio contachilometri ne ha rilevati 51 circa…alcune deviazione per sbagli di strada);
Dislivello 1200m circa.
La partenza è stata modificata rispetto agli anni precedenti…è stata giustamente allungata per evitare i tappi nei primi singletrack. Non si parte subito in salita, ma si fa un pezzo in piano, precisamente il tratto pianeggiante che si rifà al secondo giro quando si ripassa dal Lago di Candia.
Poi inizia una salita su asfalto che ci ricongiunge al percorso classico…dopodichè diventa veramente difficile ricordare tutto il percorso in quanto come potete notare dal grafico dell’altimetria è un continuo saliscendi.
Qui sotto l’estratto del mio Polar in cui si possono vedere l’altimetria e il grafico della velocità
Ora ci provo…dicevo, finita la salita in asfalto si entra nei boschi su carrozzabile sterrata per salire al cimitero (io non l’ho visto ma Eros si) con un breve strappo per poi scendere su asfalto (occhio alla stretta curva verso sinistra ), poi si torna su carrozzabile in mezzo alle vigne e da qui è un continuo saliscendi con salite non lunghe ma frequenti. Le discese sono abbastanza semplici e veloci.
C’è una salita abbastanza dura verso il 18° km per poi scendere verso il lago con i classici toboga con salti che è meglio prendere forte.
E si torna al lago da dove si era partiti 21 km prima, si ripercorre il tratto in piano su sterrato veloce di circa 2/3 km poi si torna a salire; inizia anche un singletrack in salita che termina con una scalinata da fare a piedi (20-30 m non di più).
In questa seconda parte del percorso ci sono molte gincane in singletrack nelle pinete, di quelle in cui bisogna fare attenzione alle radici e a non toccare il manubrio contro gli alberi.
E’ impossibile ora ricordarsi tutte le salite e le discese ma ci sono salite di non più di un km abbastanza dure seguita da discese spesso con radici ma non preoccupanti (e se non preoccupano me figuriamoci quelli bravi).
L’unica difficoltà che ho trovato in discesa sono le curve in singletrack in contropendenza da non prendere a velocità troppo alte.
Dal 35-36° km iniziano una serie di 5/6 salite abbastanza lunghe (non più di 1,5 km ciascuna) che culminano con l’ultima salita in asfalto che porta alla chiesetta (decisamente dura – oltre il 15%).
Da qui discesa su sterrato con un paio di strappi corti ma ripidissimi (al limite della pedalata – 27%) fino a ritornare verso il paese e a ritrovare l’asfalto che si lascia quasi subito per entrare nelle vigne e ultimi tratti di discesa sempre su singletrack abbastanza tecnico.
Piano finale di un paio di km (lo stesso fatto all’andata ora si fa al contrario verso il traguardo) da spingere a tutta per andare a prendere chi si ha davanti o per scappare da chi arriva da dietro 😉
Ricapitolando… gara da non prendere sottogamba – tutti questi strappi incitano a spingere forte sin da subito ma alla lunga sono 50 km di variazioni di ritmo che alla fine ti distruggono e i crampi sono sempre in agguato (visto che si è anche a inizio stagione)
Percorso molto bello e duro…poi…dipende sempre dalla velocità con cui lo si affronta ;-))
Collininer