Premetto che sono un amante del titanio. Possiedo un paio di bici in questo materiale e ritengo che la semplicità e la pulizia di questi telai abbiano un fascino che, negli anni, non stanca mai.
La premessa era necessaria, prima di parlare della nuova Moots Routt ESC, l’ultima creatura del mitico Brand di Steamboat Springs. Una bici che la casa americana colloca nel Gravel, anche se a tutti gli effetti si tratta di una mtb (il telaio ospita ruote fino a 29”x2,40”) adatta per viaggiare in lungo e in largo per il mondo, ma anche per qualche giorno in giro non lontano da casa.
Rispetto agli altri telai Moots, questo è equipaggiato con forcella in Titanio, mentre le possibilità di personalizzazione sono le solite proposte.
Nella configurazione neo retro che sto usando, di cui trovate le specifiche sul sito, spiccano le parti cromate, fra cui i freni meccanici Paul Components e la guarnitura White Industries che meriterebbero un capitolo a sè.
E’ una bici che non si può non notare e nei primi giri, sono stato fermato spesso da ciclisti curiosi che mi chiedevano info su questo “bolide”. L’eleganza delle proporzioni e la qualità delle saldature lasciano senza fiato.
Per meglio adattarla alle mie abitudini, ho sostituito la sella brooks VìB17 con una Cambium ed ho tubelessizzato le gomme. Il cerchio, forse per il trattamento di cromatura necessita di qualche accortezza in più, come l’uso di un nastro telato prima di montare il classico rim tape.
In queste tre settimane ho pedalato su vari percorsi, con fondi il più possibile diversi, in modo da metterla il più possibile alla prova.
Comodità
E’ una bici comoda (nasce per viaggiare) e le geometrie esaltano le caratteristiche del titanio.
Il manubrio drop offre la possibilità di variare la presa per non stancare troppo braccia e schiena, per cui le ore in sella volano senza particolari problemi sia su asfalto che su sterrato.
La trasmissione con la corona da 38T e la cassetta shimano XT da 12 pignoni offre un range di rapporti che permettono di viaggiare veloci e, all’occorrenza, non affaticarsi troppo in salita.
Precisione di guida
E chi l’ha detto che una bici comoda non possa essere precisa?
Il dubbio principale mi veniva dalla forcella in titanio, che sebbene sia realizzata con tubazioni di diametro generoso, temevo potesse flettere un po’.
I dubbi sono spariti alla prima discesa, in cui si è dimostrata veramente stabile e precisa.
Sul veloce scorrevole la sensazione di sicurezza, anche grazie ai freni (mai provato un sistema meccanico che fosse all’altezza di un idraulico, prima d’ora) che permettono di regolare la velocità senza affaticare le mani, è incredibile.
Ma è sul tecnico che questa bici mi ha stupito.
Amo fare mountain bike e nei miei giri intorno a casa, un po’ di single track non può mai mancare. Le gomme da 2,4 tubeless portate alla giusta pressione aiutano ad ammortizzare gli ostacoli e la stabilità e la precisione della forcella, aiutano a mantenere la traiettoria ottimale senza rischiare troppo.
C’è sempre un buon margine di sicurezza senza rinunciare al divertimento.
La nuova Moots Routt Esc nel nostro shop
In sintesi
Una bici polivalente, ideale da caricare come un mulo e farsi il viaggio della vita, ma anche per il giro in pausa pranzo o di fine giornata, quel giro che ti raddrizza anche la più storta delle giornate.Ok, il prezzo è importante, ma non costa più di altre top bike che a mio avviso hanno molto meno fascino.
Con ruote più leggere non sfigura nemmeno nel Gravel, ma, ricordate, LA BICI TOTALE NON ESISTE.
Chi è Luca Bettinsoli
Usiamo le sue parole: “Nel 2006, durante un’escursione con degli amici, nasce il mio amore per il ciclismo e la MTB e da allora non sono più sceso dalla bici, con cui ho viaggiato dalle nostre Alpi ai deserti del Sahara e del Gobi, da Santiago de Compostela all’Atlante Marocchino, fino alle terre selvagge della Lapponia e dell’Alaska.”
Sito ufficiale: www.lucabettinsoli.com
Leggi la nostra intervista a Luca Bettinsoli ed a Davide Travelli, altro grande viaggiatore a due ruote!