Dopo aver fatto tutte le edizioni del Tuscany Trail posso dire di aver visto “nascere e crescere” questo fantastico trail e tutto il movimento bikepacking che è seguito e devo dire che quella di quest’anno è stata l’edizione della maturità, con un’organizzazione da “vero” evento internazionale.
Il primo anno ci siamo trovati in una sessantina di irriducibili del pedale in piazza degli Aranci e siamo partiti alla volta di Capalbio in quest’incredibile avventura che attraversa la Toscana da nord a sud, mentre quest’anno ci siamo ritrovati il giorno prima in una palestra a fare il briefing, a ritirare i pacchi di benvenuto (sembra sia vietato dire “pacchi gara”…perchè mi raccomando “non è una gara”…ma questa è un’altra storia), a rispondere alle interviste di Bike Channel ed il giorno dopo ci siamo trovati in 500 in piazza degli aranci pronti per affrontare una durissima prima giornata di trail sulle Alpi Apuane e sugli Appennini.
Le previsioni non si sono sbagliate e per tutto il primo giorno siamo stati bagnati da un’incessante pioggia che ha reso durissimo il primo tratto del TT (Tuscany Trail…per gli amici), per chi lo ha già fatto sa che si tratta di 140 km con oltre 4000 m di dislivello per uscire dagli Appennini ed arrivare in pianura nei pressi di Prato.
Devo dire che questa enorme affluenza di pedalatori avventurieri era composta anche da molti “neofiti” che, erroneamente, avevano pensato al TT come ad una lunga pedalata lungo le strade bianche delle colline toscane, rimanendo spiazzati di fronte alla durezza del percorso reso ancor più ostico dal clima difficile. Molti di loro quindi sono rimasti “bloccati” sugli Appennini prendendo d’assalto i pochissimi Hotel e posti letto della zona…altri invece hanno ceduto e sono tornati a casa con la voglia di riprovarci magari il prossimo anno consci di ciò a cui andranno incontro.
Per quanto mi riguarda io ho avuto la mia solita crisi del primo giorno che quest’anno però mi ha attardato più del previsto facendomi arrivare in cima all’ultima ascesa del primo tratto, la tanto attesa discesa di 10 km che porta fuori dagli appennini, ormai dopo il tramonto in una nebbia fittissima, che non mi ha permesso nemmeno di fare i primi km in sella alla bici. La nebbia era talmente fitta che in molte curve dovevo addirittura guardare il gps per capire la direzione della strada, altrimenti impossibile da capire guardandosi intorno.
Insomma, il primo giorno è stato veramente duro per tutti…nel frattempo in testa alla corsa i primi erano già oltre Firenze in direzione Siena.
Io spossato incontro a Prato alcuni amici Torinesi con i quali decidiamo di riposare in albergo, attirati troppo da una doccia calda capace di riscaldarci dal freddo preso tutto il giorno.
Si riparte il giorno dopo, belli risposati, e si attraversa la bellissima Firenze, il Chianti, San Gimignano e, quando ormai si pensava di superare Siena in serata, mi arriva la telefonata che mi avvisa che un mio amico, attualmente in testa alla gara è stato appena investito e si trova ricoverato in gravi condizioni. A quel punto il pensiero di finire il trail passa in secondo piano e si cerca di capire, insieme ad altri amici, come riuscire ad andare a trovarlo in Ospedale.
Per cui mi fermo che sono appena le 18 ed esco dal percorso … ci si ricompatta con gli altri per poi studiare il giorno dopo cosa fare.
Purtroppo è stato investito a forte velocità da dietro da un pirata della strada che, dopo essersi fermato ed aver visto che l’investito era dolorante a terra, ha pensato bene di scappare! Notizie fresche di oggi però mi dicono che il guidatore è stato rintracciato dai Carabinieri ed ha anche confessato l’accaduto…benissimo! Ora speriamo che la giustizia faccia il suo corso.
Nella mattinata seguente, mentre ci si accingeva ad andare a Siena, ci arrivano per fortuna notizie rassicuranti sulle condizioni dell’investito che viene dimesso e mandato a casa…per cui…tutti sul treno a Siena e si torna a Massa a trovarlo.
La testa della corsa è stata maledetta in questa edizione perchè il primo, Josh Ibbett è stato azzannato da un maremmano nei pressi di Radicofani causandone il ritiro ed il ricovero al pronto soccorso con successivi punti di sutura sulla brutta ferita, sempre a Radicofani si è fermato per febbre alta anche Paolo Botti che era passato in testa da poco.
A quel punto era passato in testa il mio amico Salvatore, reduce da molti gusti meccanici, che però veniva investito pochi km dopo.
Alla fine il primo a concludere il Tuscany Trail è stato il belga Ben Steurbaut dopo 38 ore dalla partenza!
Gli arrivi non sono ancora ultimati e qualcuno si trova ancora sul percorso, ma dei circa 500 partenti per ora ne sono arrivati circa 300
Spiace non aver potuto portare a termine il TT ma ci sono cose più importanti che arrivare alla fine di un trail…il TT si rifarà anche il prossimo anno e sicuramente sarò di nuovo in piazza degli Aranci al via di questa incredibile avventura.